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Andrea Magliano è al centro sul trattore, Angelo Magliano a destra, in primo piano sono le figlie. Fragole, cassette, carretti e sguardi al mercato di Baldissero d’Alba. Sono le immagini dei bisnonni pionieri dell’oro rosso del Roero.

Mercato delle fragole e Baldissero d'Alba, nel Novecento.
Mercato delle fragole e Baldissero d'Alba, nel Novecento.

Oro rosso dei bisnonni

Angelo Magliano fu il primo a coltivare le fragole a Baldissero d’Alba. Tutto iniziò alla fine degli anni ’50 del Novecento. Il fratello Giovanni, detto Giuvanotu, classe 1923, che coltivava gli asparagi della famiglia Magliano il località Biancosaldo, scoprì l’oro rosso del Roero recandosi con il carro a Bra per vendere i suoi prodotti. Sotto le tettoie di piazza Giolitti, in una giornata di primavera, vide per la prima volta le fragole degli agricoltori di Sommariva Perno e rimase molto colpito dai prezzi elevati che riuscivano a spuntare con la rossa Madame Moutot, una fragola francese dalla pezzatura grossa che aveva più valore di altri prodotti e anche degli asparagi.

Ne fu sorpreso e ne parlò subito con Angelo. Il giorno seguente Angelo acquistò, da un conoscente di Sommariva Perno, le prime piantine. Le piantò di buon mattino, carico di speranza, nel terreno di proprietà in località Giardina a Baldissero d’Alba. Era l’inizio di una coltivazione su larga scala.

In poche stagioni la famiglia Magliano si accorse che la coltivazione della fragola garantiva una buona rimuneratività e ampliò la superficie coltivata più e più volte, tanto che, ad un certo punto, nonostante la buona volontà, il lavoro fu così tanto che non poteva più essere svolto solo in famiglia. Come tanti altri produttori di Baldissero d’Alba e Sommariva Perno, Angelo Magliano chiese l’aiuto delle manuere, manovalanza femminile reclutata nei paesi vicini, a San Rocco di Montaldo o in montagna, nelle valli Po e Maira. Alle quattro del mattino, al buio, si alzava ogni giorno e si recava con il pulmino a prendere le ragazze nei paesi vicini, per accompagnarle nei campi. Alle cinque cominciava la raccolta che proseguiva fino a mezzogiorno.

Angelo Magliano diventò uno dei maggiori coltivatori di fragole di Baldissero d’Alba e mise in campo, giorno dopo giorno, tutte le innovazioni tecniche e agricole necessarie a tenere il passo di una domanda di fragole in continuo aumento. Sperimentò una, due, tre, cento volte, accettando anche i fallimenti, le tempeste e le avversità. Verso la fine degli anni ’60 fu la prima volta delle serre a Baldissero d’Alba, come a Sommariva Perno. Tra i bisnonni sperimentatori di questo nuovo metodo di coltivazione ci furono altri uomini come Ugo Borgogno, e donne come Francesca Fornaresio detta Cichina del Galantin e suo figlio Luciano, Giovanni Gallo, i fratelli Domenico e Luciano Priolo detti Bageta, Giusepin Voghera e il figlio Guglielmo.

Venne il tempo dei mercati e delle sagre, dei plateaux che viaggiavano verso Torino, la Svizzera e mille altre destinazioni, per tutti gli anni ’70 e ’80.

A Baldissero il mercato delle fragole si tenne per l’ultima volta nel 1991, ma le fragole si coltivano ancora.


I bisnonni e le bisnonne sono indimenticabili. Cappello, camicia e bretelle, grembiule allacciato, capelli legati, famiglie larghe e lavoro continuo. Hanno dovuto risolvere problemi di sopravvivenza con pochi mezzi, tanti passi a piedi, un carretto, poche parole e qualche volta una nuova idea da coltivare. Si sono inventati ciò che noi oggi diamo per scontato e sono stati i primi in tante cose.

Anche la fragola del Roero, con tutta la sua fama, il suo mercato enogastronomico e turistico e la sua storia rivoluzionaria, ha avuto dei bisnonni ed è stata inventata e cresciuta tra questi bricchi, in mezzo a mille difficoltà all’inizio del Novecento.

Sulla riva sinistra del Tanaro e in Piemonte la fragola non era niente finché un bisnonno del Roero non ha sperato di poterne fare una fonte di sopravvivenza e una ricchezza.

Si ringrazia Angelo Magliano per la testimonianza resa nel 2005 ad Andrea Cane che ha pazientemente ricostruito le vicende del secolo scorso e svelato che non solo la coltura del pesco fu fondamentale nel risollevare l’economia di numerose comunità del Roero, ma anche, per alcuni centri del Roero come Sommariva Perno o Baldissero d’Alba, la coltura della fragola.

 


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L’oro rosso del Roero, con tutta la sua fama, il suo mercato enogastronomico e turistico e la sua storia rivoluzionaria ha avuto dei bisnonni pionieri. La fragola è venuta su tra questi bricchi, in mezzo a mille difficoltà, all’inizio del Novecento sulla riva sinistra del Tanaro. All’inizio la fragola non era niente finché le famiglie di Baldissero, come i Magliano, e di Sommariva Perno non sperarono di farne una fonte di sopravvivenza e una ricchezza.
PAROLE CHIAVE
LUOGO DELLA STORIA

DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO

R033, 12/3/2005 e maggio 2021, Baldissero d’Alba

Roero Coast to Coast

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