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La goletta di Carlo Luigi Giuseppe Bertero
Il naufragio di Carlo Luigi Giuseppe Bertero
Carlo Luigi Giuseppe Bertero

Carlo Luigi Giuseppe Bertero è nato sul finir del ‘700 a Santa Vittoria d’Alba, sulle colline del Roero. Uomo curioso e colto diede uno straordinario contributo alla Botanica, la scienza delle piante, raccogliendo esemplari di erbe e fiori della sua terra e delle valli alpine nell’Herbarium Pedemontanum e anche molti esemplari di flora proveniente da terre lontanissime e all’epoca sconosciute come il Cile e le Antille, luoghi che raggiunse a bordo della goletta lungo rotte avventurose tra le onde degli oceani.

Nubi all’orizzonte

Il mare è piatto. Siamo fermi da un po’. Colpa della bonaccia, ovviamente. All’orizzonte si ammassano alcune nubi grigie. Da qualche ora andiamo avanti così. Se proprio dovessi dire, la cosa non mi convince.

La calma placida di queste acque non mi rende tranquillo. Di cavalloni ne ha presi questa barca. Indenne al peggio, conscia dei pericoli cui va incontro, eppure restia ad attraccare ad un qualsiasi molo.

 

Qualcuno all’epoca del liceo diceva lo stesso, di me. Cocciutaggine senza pedanteria, curiosità irriverente e chiara diligenza. Un po’ lo pensava, un po’ lo scriveva quel vecchio magister.

«Lei, Bertero, secondo me, da come se la cava, dovrebbe fare lo scrittore! Col suo stile niente male, chissà che non…». Non so perché la menasse tanto, con questo fatto.

Alla fine ho studiato Medicina. Anche se nato in un castello di nobiluomini, orfano di padre, dovevo pur rendere i necessari servigi alla madre, in memoria dei fratelli perduti.

C’è però che il Noto, prima o poi, prende a soffiare. La vastità della Vita e la sua varietà, la Natura multiforme non possono rimanere estranei al cuore degli uomini. Se non di tutti, almeno di certi folli temerari.

 

Il raro e l’irripetibile già lo cercavo nell’orto sotto le mura dei Conti a Santa Vittoria: i fiori del Pedemonte. Poi è stata Parigi a imbellettarmi con la farsa de la haute société e a crescermi con la sua rigorosa serietà di ricerca e molteplicità di stimoli. Ma per me l’accademia e l’etichetta sono sterili: la fama non matura sulle cattedre delle università.

Mi son messo su questa barca, temeraria e insaziabile anche lei. Compagni un taccuino e le vecchie nozioni da medico: a bordo e per le isole ce n’era bisogno.

 

Si cerca sempre qualcosa di più che il proprio nome stampato su un opuscolo di botanica.

 

Le persone, la curiosità sono state il mio sale, il mare il mio arguto complice e lo sfidante, il vento il parco consigliere. Rimetto a loro quanto ancora mi resta da vedere di questo spettacolo immenso e immensurabile che noi esseri pensanti chiamiamo Natura. Forse questi miei ultimi schizzi della flora di Guadalupe e delle isole del Pacifico giungeranno troppo tardi, o non giungeranno affatto, agli orti botanici della mia amata e fuggita Europa. Ma questo per me non conta.

 

L’importante non è coltivare la fama, la notorietà, l’eroismo di esplorazioni talora anche per me spropositate.

Le bellezze rimangono tali anche se non sono catalogate. Il fatto di stupirsi di tali bellezze, di volerle cercare! Questo è quanto conta, questo va al di là del tempo.

Scoprire senza ammirare, questo il nostro solo errore. Osservare per…

 

 

DIARIO DI BORDO – Lunedì 10 aprile 1831

Acque del Pacifico immote fino a tardo pomeriggio.

Vento contrario. Nuvole mal promettenti avvicinano da ovest.

Prepariamo alla tempesta.

C. B.

 

 

Andrea Sartore


 

C.B. è la sigla di Carlo Bertero, medico ed esploratore di fine ‘700, originario di Santa Vittoria d’Alba. Il diario di bordo immaginario racconta di un lunedì di navigazione, nel 1831, da Thaiti a Valpariso, in Cile, alla vigilia del naufragio in cui egli perse la vita.

Si ringrazia Andrea Sartore, testimone del Roero, per il racconto composto ispirandosi alla storia di vita di Carlo Luigi Giuseppe Bertero e per la documentazione fotografica dello Studio Prograf di Santa Vittoria d’Alba.

 

Se questa storia vi ha appassionato e volete conoscere tutta la vicenda di vita di Carlo Bertero seguite questo link ad un articolo della rivista Savej
Carlo Bertero, il botanico inghiottito dalle onde

 

Appunti di navigazione di Carlo Luigi Giuseppe Bertero, medico, botanico, esploratore e fisico italiano, uomo del Roero di fine ‘700, nato a Santa Vittoria d’Alba nel 1789 e inghiottito dalle onde dell’Oceano Pacifico nella primavera del 1831. La sua ricerca ai confini del mondo gli costò la vita… perché?
PAROLE CHIAVE
LUOGO DELLA STORIA

DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO

R031, maggio 2021, Santa Vittoria d’Alba

Roero Coast to Coast

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