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Una festa della comunità di Cappella di San Bernardo nella Borgata Lemonte di Corneliano d’Alba

La comunità della Cappella di San Bernardo nella Borgata Lemonte di Corneliano d’Alba.

La comunità della Cappella di San Bernardo nella Borgata Lemonte di Corneliano d’Alba
Una celebrazione nella Cappella di San Bernardo nella Borgata Lemonte di Corneliano d’Alba

Borgata Lemonte

Può accadere ai piedi di una torre medioevale, come è avvenuto qui a Lemonte ai piedi della storica torre con dieci lati, sulla sommità della collina di Corneliano d’Alba, nel Roero. Può anche accadere altrove, ma è accaduto qui.

Qui l’acqua un tempo scavò il suo piccolo stagno che, nei secoli, si prosciugò, lasciando uno fazzoletto di terra ideale come ritrovo dei lemontini. Qui è stata costruita e ricostruita nei secoli la chiesa, quella in cui abito, ai piedi della torre, sul bià.

Per ottenere un luogo così speciale per me ci deve essere diffusa forza d’animo, la terra deve provare a essere generosa con qualsiasi clima e di certo qualcuno deve spargere bontà e solidarietà.

La chiesa non importa che sia grande o piccola, conta che sia viva. Soli e lune devono girare intorno con vento e nuvole, senza di loro non ci sarebbe nulla, ma anche gli uomini e le donne possono fare la loro parte, ad esempio ricevere i doni del cielo, coltivarli e moltiplicarli.

Non è facile far crescere una borgata così e mantenerla viva con persone sorridenti e generose. Per me la borgata di Lemonte è un piccolo incanto, ordinario per la sua gente.

Mi ha commosso quel rifugiato di guerra che si salvò riparandosi qui, nella chiesa di San Bernardo, lo ricordo con affetto. Fece realizzare da un’artista due statue lignee, oggi collocate nel presbiterio. Fu un dono per me? perché si sentì accolto e ascoltato? Un dono così si fa per tutta l’umanità e forse anche a se stessi.

Sono entusiasta degli sposi di Lemonte… di tutti gli sposi della terra! Ma soprattutto delle famiglie che qui, nel festeggiare le loro nozze d’oro, hanno donato a me, al mio Bambino, a san Bernardo e san Grato nuovi colori luminosi e solidi. La parola “entusiasmo” è una delle mie parole preferite. Deriva dal greco, da “en”, che significa dentro, e thèos che richiama a Dio. Letteralmente entusiasmo vuol dire “avere Dio dentro”, è quella forza che rigenera, che abbatte gli ostacoli, che ravviva i sogni, che coinvolge le comunità e non si spegne facilmente. È una forza che funziona al contrario del denaro. Il denaro si spende e finisce. L’entusiasmo si spende e aumenta.

Prima di concludere la mia breve storia voglio dire grazie a uomini e donne che si prendono cura di me e di questa chiesa. Grazie per la decozione, le ritualità e le feste che condividiamo ogni anno.

Amavo molto i festeggiamenti del 20 agosto, puntuali ogni anno, la messa nella chiesetta e la “festa degli uomini, il gioco delle bocce e i profumi delle libagioni e la compagnia delle donne sempre indaffarate. E voglio dire grazie anche alla grande solidarietà che ho sentito nelle braccia di quanti nel 1979 hanno ristrutturato queste mura. Perciò grazie ai lemontini, a ciò che fate e ai vostri sorrisi.

 


Si ringrazia Francesco Delcampo per la testimonianza sui fatti realmente accaduti raccontati in questa piccola storia dal punto di vista insolito.

Può accadere ai piedi di una torre medioevale, come è avvenuto qui a Lemonte ai piedi della storica torre con dieci lati, sulla sommità della collina di Corneliano d’Alba, nel Roero. Può anche accadere altrove, ma è accaduto qui. Una piccola comunità si è legata alla cappella di San Bernardo nella Borgata Lemonte. Incantevole!
PAROLE CHIAVE
LUOGO DELLA STORIA

Borgata Lemonte, Chiesa di San Bernardino

DATA E LUOGO DEL RILEVAMENTO

R052, 16 giugno 2020, Corneliano d’Alba

Roero Coast to Coast

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